FAQs
Dopo tantissime richieste pervenuteci, finalmente apriamo la sezione FAQ (Frequently Asked Question, le domande fatte più spesso a Wellisitalia). In questo modo speriamo di essere ancora più professionali e cercare di rispondere il prima possibile a tutte le vostre esigenze sulle minipiscine Wellisitalia. Le sezioni sono ancora povere perché le domande che ci avete fatto sono tantissime e cercare di riassumerle in poco spazio è veramente difficile! Ma seguite questa pagina e presto vedrete pubblicato l’aiuto che state cercando.
Minipiscine (8)
Come collegare elettricamente una minipiscina Wellisitalia? Continuiamo il discorso affrontato nell’altro paragrafo (vedi “Installare la minipiscina da soli”) per terminare la fase di installazione in autonomia.
Quando apriamo il pannello della minipiscina e scopriamo la Control Box, siamo pronti per l’allaccio elettrico. TUTTE le nostre minipiscine possono essere alimentate in monofase 230V. Le minipiscine della linea MyLine possono essere alimentate anche in bifase 230V, mentre le minipiscine della linea CityLine, PeakLine e SwimLine possono essere alimentate anche in trifase 380V.
Una volta aperto il coperchio della Control Box (di colore blu, vedi qui sotto)
possiamo procedere con l’allaccio elettrico. Nei modelli CityLine, PeakLine e SwimLine che hanno la possibilità di essere collegati trifase, prima di dare alimentazione, è necessario verificare il corretto posizionamento dei ponticelli di alimentazione.
A questo punto il lavoro è fatto. Dobbiamo solamente riempire la minipiscina d’acqua e accendere il salvavita per far partire la nostra minipiscina.
Buon idromassaggio da Wellisitalia!
Come funziona lo Smart Winter Mode o SWM presente sulle minipiscine Wellis?
Tutta le minipiscine sono dotate di questo dispositivo di sicurezza indispensabile per poter installare le nostre minipiscine in ogni angolo del mondo. Infatti lo Smart Winter Mode è il responsabile per la sicurezza e la protezione dal congelamento delle tubature.
All’interno della scheda è installato infatti un sensore di temperatura che rileva la temperatura interna della vasca, non dell’acqua, ma dell’aria all’interno del vano con le pompe, ecc. e quando è necessario sul nostro display (o sull’App sul nostro Smartphone) comparirà l’avviso di attivazione con un simbolo di un fiocco di neve.
Solitamente, con un filtraggio efficiente, il movimento dell’acqua e l’utilizzo delle pompe permettono di riscaldare il vano sotto la minipiscina, ma qualora i cicli di filtraggio dovessero essere errati o con tempi troppo stretti, si potrebbe creare un livello di gravità contro il congelamento diviso in cinque zone:
Rischio | Temperatura rilevata | Risposta del sistema |
Nessuno | > 21 °C | nessuna azione |
Basso | 20 °C | azionamento alternato delle pompe alla massima velocità per un minuto ogni 120 minuti (“purge system”) |
Medio | 15 °C | azionamento alternato delle pompe alla massima velocità per un minuto ogni 60 minuti |
Alto | 12 °C | azionamento alternato delle pompe alla massima velocità per un minuto ogni 30 minuti |
Extremo | 10 °C | azionamento alternato delle pompe alla massima velocità per un minuto ogni 15 minuti |
Lo Smart Winter mode una volta attivato ha una durata di 24 ore e si rinnova ogni 24 ore e non è possibile disattivarlo.
Come dobbiamo lasciare la nostra minipiscina durante l’inverno? L’inverno è la stagione più fredda dell’anno ed è anche la stagione durante la quale abbiamo meno stimoli nell’uscire di casa in accappatoio e fare una bagno in una minipiscina Wellis. Le nostre minipiscine sono però fatte in modo da poterle utilizzare tutto l’anno, infatti l’acqua è sempre mantenuta calda dal comodo riscaldatore interno.
La chiusura invernale può svolgersi in due modi distinti:
- lasciare la minipiscina piena d’acqua
- vuotare la minipiscina
Andiamo ad analizzare le due situazioni per scegliere la più comoda per noi. Immaginatevi solamente di dover svuotare una SwimLine come una Amazonas e troverete la risposta più semplice alla domanda leggendo le due qui sotto
Minipiscina piena d’acqua
Lasciare la minipiscina piena d’acqua è molto semplice:
- regolare il pH come si fa normalmente portandolo a 7-7.2
- fare una clorazione chock con circa 30gr di dicloro e aspettare circa 3/4 ore
- impostare un ciclo di filtrazione di 1/2 ore al giorno
- abbassare la temperatura al minimo consentito
- rimuovere i filtri e i poggiatesta
Alla fine di questi piccoli passi è possibile chiudere la minipiscina e lasciarla in funzione per tutto l’inverno. Questa funzionalità per il cliente è molto più semplice in quanto non è necessario chiamare un tecnico che ci smonti le pompe (se non siamo in grado da noi stessi) e soprattutto che ce le rimonti nella stagione primaverile. La minipiscina è inoltre mantenuta in funzione e al sicuro dal freddo in quanto ha attiva la modalità inverno che al di sotto di una certa temperatura attiva in automatico il riscaldatore per preservare il congelamento degli impianti e delle tubazioni. Lasciandola chiusa con acqua disinfettata inoltre sarà già pronta per la primavera così non dovremo perdere tempo a riempirla nuovamente.
Vuotare la minipiscina
Solitamente non consigliamo mai questa scelta in quanto è quella tecnicamente più “complessa” però è comunque fattibile. Se si vuole vuotare la minipiscina i passaggi non sono complessi e sono sostanzialmente tre:
- Staccare la corrente
- Vuotare la minipiscina
- Smontare le pompe, i filtri e i poggiatesta
Alla fine di questa operazione si può chiudere la minipiscina e lasciarla così per tutto l’inverno. E’ importante però che le pompe smontate vengano riposte in un luogo asciutto all’interno di un ambiente di casa (garage, cantina, ecc) in modo da farle preservare dall’umidità esterna e non ritrovarsele bloccate l’anno successivo. I filtri e i poggiatesta si possono lavare così da averli già pronti per rimontarli nella stagione primaverile.
Buon idromassaggio da Wellisitalia!
Le minipiscine della linea MyLine hanno un display a tasti fisici, il modello Easy4 (il link per scaricarlo lo trovate qui). Il display è composto da 4 tasti fisici in grado di gestire temperatura, idromassaggio, illuminazione.
Per poter entrare nel menu di programmazione è sufficiente tenere premuto il tasto LIGHT per 5 secondi e l’ora odierna comincerà a lampeggiare. A questo punto con i tasti freccia per regolare la temperatura si potrà regolare l’ora e con il tasto LIGHT si passerà al valore successivo (minuti). Premendo ulteriormente il tasto LIGHT si passerà alla regolazione del ciclo di filtraggio (FS).
Il menu per l’impostazione del filtraggio permette di impostare i seguenti valori:
Sigla | Significato | Cosa fa | Valore consigliato |
Fs | Filter Start | Orario a cui parte il filtraggio | 9 |
Fd | Filter Duration | Durata del filtraggio | 8 (estate) / 1 (inverno) |
FF | Filter Frequency | Quante volte avviare il ciclo di filtraggio al giorno | 1 |
EP | Economy Program | Avvio modalità Economy | 0 |
Es | Economy Start | Orario a cui parte la modalità Economy | – |
Ed | Economy Duration | Durata modalità Economy | – |
Questi sono i cicli che consigliamo di impostare noi per un filtraggio ottimale. Ovviamente sono valori standard e non assoluti in quanto il filtraggio dipende anche da come un utente utilizza la minipiscina, da quante persone fanno il bagno al giorno, ecc. In questo contesto parliamo di un utilizzo medio di 4/6 persone che fanno due sedute idromassaggio da 30 minuti l’una al giorno.
L’ora di partenza è possibile scegliere quella che si preferisce in base alla propria tariffa di luce a casa, ma è consigliato non stare mai al di sotto delle 8 ore giornaliere, anzi, eventualmente è possibile aumentarle senza problemi.
Modalità Economy, questa modalità sconosciuta
La modalità Economy si imposta andando ad attivare il valore EP=1 e andando successivamente ad impostare un valore di start (Es) e un valore di durata (Ed).
Ma qual è la differenza tra la modalità Economy e la modalità Filtrazione?
In una minipiscina idromassaggio, durante la fase di filtrazione, se la temperatura scende al di sotto del valore impostato, il riscaldatore riparte e riporta l’acqua in temperatura. Importante per poter far lavorare correttamente il riscaldatore è che l’acqua sia in movimento, dunque la pompa di filtrazione deve funzionare durante il riscaldamento.
Ma se la temperatura dovesse scendere dal valore impostato al di fuori degli orari di filtrazione? Se dovessimo aver impostato la sola filtrazione (e quindi con modalità Economy EP=0, disattivata), la minipiscina darebbe priorità al riscaldamento, quindi fuori dagli orari di filtrazione, il riscaldatore necessita di riscaldare l’acqua e farà dunque partire la pompa di ricircolo. In questa maniera qui la minipiscina sarà SEMPRE pronta all’uso alla temperatura desiderata.
Se dovessimo attivare la modalità Economy (EP=1) allora al di fuori degli orari di filtrazione impostati (Es e Ed in questo caso), la minipiscina rimarrà sempre ferma, anche se la temperatura dovesse scendere (ovviamente nel rispetto del congelamento, la protezione da temperature inferiori a 0°C è sempre attiva) al di sotto del valore desiderato. In questo modo qui quando arriverà l’orario di ripartenza della filtrazione, la minipiscina riscalderà anche l’acqua.
Pro e Contro
Ovviamente con la modalità Economy attiva possiamo essere sicuri che la minipiscina ha consumo pari a zero al di fuori degli orari di filtrazione. Ma di contro ci metterà più tempo a riportare l’acqua in temperatura per garantirci un bagno rilassante. La modalità Filtrazione invece ci garantisce di avere la minipiscina sempre pronta alla temperatura desiderata quindi il relax sempre disponibile.
Il consiglio di Wellisitalia: modalità Economy attiva in estate ma in inverno altamente sconsigliato.
Buon idromassaggio da Wellisitalia!
La chimica dell’acqua è una materia molto complessa, dove ci vuole tanta pazienza e tanta attenzione per ottenere ottimi risultati. Con il passare del tempo, con l’esperienza e con tanti corsi professionali con i nostri partner e i produttori di prodotti chimici siamo riusciti ad arrivare a dei trattamenti precisi ed efficaci, alla portata di tutti.
Molti ci chiedono come trattare l’acqua, quale prodotto mettere, quanto prodotto chimico mettere, come usare un tester, ecc. Noi ora vi spieghiamo per filo e per segno come avere l’acqua sempre limpida e bella, in ogni momento dell’anno!
Regola numero uno:
1 – Le minipiscine non si lasciano aperte
Sono progettate per restare sempre chiuse con la loro copertura termica in grado di proteggere l’acqua da agenti atmosferici, insetti, animali e tutto ciò che non vorremmo finisse in acqua per poi fare il bagno in compagnia. Lasciare una minipiscina aperta in estate implica che i raggi UV del sole favoriscano la formazione di alghe, l’aumento del pH e l’incremento di microorganismi all’interno del’acqua.
2 – I prodotti chimici si mettono in tempi diversi
Come nelle ricette di ogni chef, non si mettono mai prodotti chimici come cloro e ph meno contemporaneamente nell’acqua! Il pH necessita di una misura di controllo (vedi 4) e il dicloro si può aggiungere solo 30 minuti dopo che è stato aggiunto il regolatore di pH.
3 – Prima si regola il pH
Prima taratura chimica: regolazione del pH. Si misura il valore del pH poi si aggiunge riduttore di pH o incrementatore di pH fino a portare il livello a 7-7.2 secondo la seguente facile formula:
100 grammi diminuiscono (o aumentano) 1 metro cubo di acqua di 1 unità di pH
Quindi se ad esempio dovessimo avere un pH pari a 7.5 dobbiamo mettere 50 grammi di riduttore di pH ogni metro cubo d’acqua per portare il pH a 7-7.2 oppure se dovessimo avere un pH pari a 6.8 e la vasca misura 1,2mc, dobbiamo mettere 24 grammi di incrementatore di pH e via dicendo.
In questa foto abbiamo un pH notevolmente alto. Sicuramente ha un valore superiore a 8.2 (massimo valore che può comunicare il tester). Va sicuramente abbassato di almeno 1,5 o 2 unità. Inoltre devo aspettare a regolare il pH perché è stato messo erroneamente del cloro che risulta essere troppo elevato (valore massimo ammissibile tra 1 e 1.5ppm)
Il prodotto in polvere si può mettere direttamente in acqua, è importantissimo azionare l’idromassaggio e far miscelare tutta l’acqua per almeno 30 minuti affinché il pH diventi omogeneo.
Finalmente abbiamo ottenuto un risultato corretto. Dopo un giorno che l’acqua è stata lasciata a riposo, il cloro è evaporato e finalmente ha cominciato a segnare zero, successivamente il pH è stato abbassato a un valore compreso (circa) tra 7 e 7.2 e solo ora che il cloro è a zero possiamo aggiungere 5 grammi per disinfettare e poter fare il bagno.
4 – Fare sempre una misura di controllo
Dopo aver regolato con la formula sopra il pH e aver fatto funzionare l’idromassaggio per 30 minuti, fare comunque una misura di controllo! Tutti i tester di pH misurano fino ad un massimo di circa 8-8.2, se il pH dovesse essere maggiore, darebbero lo stesso valore elevato. Quindi bisognerà fare degli abbassamenti di pH a più riprese.
5 – Solo quando il pH è a posto aggiungere cloro
Quando il pH è corretto e stabile a 7-7.2, aggiungere 5 grammi di dicloro in polvere per ogni mc di acqua, far partire l’idromassaggio per almeno 10 minuti e il gioco è fatto!
6 – Utilizza solo prodotti certificati
Siamo rivenditori ufficiali Lapi Chimici, azienda leader italiana nella produzione di prodotti chimici di tipo professionale. Questa guida riguarda il trattamento chimico effettuato con i nostri prodotti chimici, secondo le nostre minipiscine e il sistema di filtraggio impostato dai nostri tecnici. Se usate altri prodotti chimici acquistati aftermarket, il dosaggio sicuramente sarà diverso, meno efficace e probabilmente più costoso.
Buon idromassaggio da Wellisitalia!
La domanda che ci ponete tutti quanti è: ma serve la copertura termica nella minipiscina? Perché devo aprire e chiudere la minipiscina con quella copertura così grossa e ingombrante?
Ebbene, la risposta a entrambe le domande è si.
A cosa serve la copertura termica di una minipiscina?
La copertura termica nelle minipiscine serve a due fatturi estremamente importanti, il primo è ovviamente il mantenimento della temperatura. Essa infatti è termicamente isolante essendo realizzata tutta in polistirene ad alta densità, adatta agli ambienti esterni in quanto realizzata in ecopelle ed estremamente resistente dato che appoggia da entrambi i lati e quindi è in grado di sorreggere anche piccoli carichi (un animale di piccola stazza o un neonato).
Perché devo chiudere la minipiscina tutti i giorni?
All’interno di una minipiscina tipicamente ci sono 36/37°C, temperatura ideale per favorire la formazione delle spore delle alghe negli angoli più sporchi. A questo punto una minipiscina aperta è il luogo ideale per l’accumulo di foglie, insetti e altri prodotti come fosfati e nitrati, cibo preferito per le alghe. Ricordiamo che le alghe sono organismi fotosintetici, quindi l’irradiazione solare (soprattutto in estate e ad alte temperature) favorisce tantissimo la fotosintesi e quindi la riproduzione normale delle alghe.
La copertura dunque serve a contrastare la fotosintesi rendendo l’ambiente di proliferazione delle alghe buio, inoltre mantiene la temperatura ed evita l’accumulo di sporco all’interno (che non è bello all’occhio oltre ad essere nutrimento per le alghe).
In conclusione, anche se un po’ ingombrante (esistono varie soluzioni a riguardo), coprite sempre la vostra minipiscina!
Questa è la domanda che ci viene posta più spesso durante una trattativa di acquisto di una minipiscina: posso installare la minipiscina Wellisitalia da solo? Certamente!
Installare una minipiscina in autonomia non è affatto complicato, è sufficiente avere un po’ di manualità e un po’ di attrezzatura varia. Spesso il nostro tecnico viaggia con una valigetta piccolissima ma con dentro tutto il necessario. In particolare sarà necessario avere:
- Inserto torx TX20 (noi congisliamo il Wurth, quello con etichetta bianca per intenderci)
- Cacciavite a croce (questo va benissimo)
- Forbici da elettricista (una forbice Panzer va più che bene)
- Avvitatore con fresa conica (o fresa d.20mm)
- Un paio di fascette
- Un po’ di nastro adesivo che non guasta mai
A questo punto a seconda del modello di minipiscina acquistato ci sono varie tecniche di apertura della minipiscina, cambia solamente l’aggancio dei pannelli, per il resto è semplicissimo! Prima di tutto andiamo sul nostro sito alla pagina Assistenza->Schede tecniche e manuali e andiamo a cercare la scheda tecnica nell’ultima colonna inerente al nostro modello di minipiscina.
Una volta aperto il pdf possiamo identificare dove si trova il quadro elettrico da andare ad alimentare. Basta cercare “Control Box” nella lista di componenti della minipiscina e identificarlo nella vasca:
A questo punto sappiamo dove far entrare il cavo di alimentazione. A seconda del modello dobbiamo aprire il pannello dove abbiamo trovato la Control Box. Nelle minipiscine della linea MyLine è sufficiente prendere l’inserto TX20 e svitare le 6 viti sui due montanti in verticale, nelle minipiscine della linea CityLine è sufficiente sfilare i due angoli neri sganciandoli da sotto e sfilandoli, nelle minipiscine PeakLine per togliere gli angoli bisogna togliere le due viti a farfalla sotto ciascun angolo in modo da poterli togliere.
Rimossi gli angoli (o i listelli verticali), rimangono 3 o 5 viti TX20 sul pannello da rimuovere (a seconda delle dimensioni). 3 sono poste in basso e altre 2 sono poste in alto. Fare attenzione perché il pannello a questo punto scivolerà verso il basso e mostrerà l’interno della minipiscina.
Qualora si abbia acquistato un modello P&P sarà sufficiente riempire la minipiscina d’acqua, collegare il dispositivo alla presa elettrica e il gioco è fatto!
Se invece il modello non è di tipo P&P, dobbiamo procedere con il fare un foro con fresa d.20mm (o differente a seconda del cavo e del corrugato che sono stati predisposti) nella vasca in ABS che contiene la minipiscina. Questa vasca in ABS è stato espressamente scelto di non preforare in quanto così è possibile entrare con il cablaggio dove si preferisce e muoversi con il cavo all’interno della minipiscina.
Facciamo entrare il cavo e raggiungiamo con facilità la Control Box per l’allaccio elettrico. Consigliamo che l’allaccio elettrico sia fatto da un elettricista qualificato in quanto abbiamo a che fare con cavi importanti e a volte anche con alimentazione trifase. Se siamo abbastanza tecnici per farlo, proseguiamo a leggere l’Allaccio Elettrico.
Buon idromassaggio da Wellisitalia!
Ma quanti e quali prodotti chimici devo utilizzare in una minipiscina Wellisitalia?
Esistono solamente due prodotti per regolare il pH della minipiscina, valore che è fondamentale da mantenere sotto controllo e sempre e solo attorno a 7-7.2: il riduttore di pH e l’incrementatore di pH. Molti li chiamano anche pH Minus e pH Plus. Questi prodotti funzionano allo stesso modo tra di loro, servono sostanzialmente per alzare e abbassare il valore del pH nell’acqua.
Mi raccomando, regolare sempre il pH PRIMA di mettere prodotti disinfettanti!
Invece esistono tanti modi per disinfettare l’acqua della minipiscina. Il più usato è il dicloro (o cloro come sbagliando lo chiamano in molti), poi c’è il bromo, l’ossigeno (in polvere) e il sale.
Cerchiamo nella nostra esperienza di fare lucidità e spiegare al meglio le differenze.
Dicloro (o cloro in polvere)
Quello più comunemente chiamato “cloro” è dicloro in polvere, spesso venduto in concentrazione al 56% e velocemente solubile in acqua. Per un trattamento di mantenimento, quindi circa due/tre volte a settimana, sono sufficienti dei dosaggi nell’ordine di 5/10 grammi per metro cubo (considerando che il barattolo mediamente è da 1 kg per un anno stiamo bene).
Il cloro NON FA MALE. Il cloro è un prodotto che esiste in natura in tantissimi elementi (vedi il cloruro di sodio, o sale da cucina) e usato in maniera ottimale non è nocivo e non da fastidio alla pelle o agli occhi. Chiaro è che se vediamo l’acqua torbida e mettiamo 100 grammi di cloro la cosa cambia. Se l’acqua è torbida probabilmente il problema deriva da un pH non corretto. Oppure se mettiamo il cloro subito dopo aver messo del pH Minus facciamo un disastro.
I prodotti chimici se diversi si mettono sempre distanti almeno 30/60 minuti uno dall’altro.
Per effettuare una corretta clorazione shock necessaria quando la formazione di clorammine è elevata è sufficiente immettere una quantità dieci volte superiore al volume di cloro libero interno alla minipiscina cioè: se la quantità letta di cloro è 1,5ppm, servono (1,5 x 10) x 100 / 56 = 27 ppm ~ 27 gr di cloro in polvere per metro cubo.
Bromo (in pastiglie)
Il bromo è un potente disinfettante, che agisce anche a temperature elevate (si potrebbe consigliare anche nelle minpiscine data la temperatura spesso nell’ordine dei 36/37 °C) ma il suo potere ossidante è molto inferiore, per cui la formazione di sostanza organiche (fonte di nutrimento per alghe e batteri) è maggiore. Diventa dunque necessario alternare le stagione con trattamento al bromo e trattamenti a cloro.
Inoltre essendo più potente del cloro ed essendo in pastiglie, è necessario l’installazione di un dosatore a lambimento in quanto non è possibile utilizzarlo all’interno dello skimmer.
Chiaramente il trattamento shock non è possibile da effettuare. Inoltre il bromo ha un costo 5 volte maggiore rispetto al cloro.
Ossigeno (in polvere)
L’ossigeno utilizzato in polvere per le minipiscine (o monopersolfato) è un prodotto che funziona bene nelle minipiscine solamente se abbinato ad un uso promiscuo con il cloro in quanto durante i momenti in cui la filtrazione resta ferma, il suo utilizzo cessa, dunque anche la disinfezione. E’ un prodotto relativamente costoso, solitamente 3 volte il costo del cloro (senza considerare come accennato che deve essere usato in concomitanza) ed è molto aleatorio in base alle variazioni di pH.
Sale (o elettrolisi salina)
Nelle minipiscine è un sistema non utilizzato in quanto il dispositivo tra i più piccoli è adatto per piscine di almeno 40mc, ad ogni modo ne possiamo illustrare le peculiarità e i lati negativi.
Essendo sale, ovviamente gli accessori dovranno essere preferibilmente in materiale idoneo, solitamente acciaio inox AISI 316L per evitare la corrosione. Inoltre la formazione di disinfettante dal sale, essendo lui stesso cloruro di sodio, altro non è che la sintesi in acido ipocloroso con le conseguenze del caso (clorammine, ecc).
Il sistema a elettrolisi richiede inoltre una notevole manutenzione per l’ossidazione della cella elettrolitica (formazione di sodio metallico) e il dosaggio con regolazione costante del pH.
Per questo motivo qui nonostante il basso costo della materia prima (il sale), i costi di manutenzione e mantenimento rischierebbero di lievitare troppo per un uso domestico.
Prodotti chimici (3)
La chimica dell’acqua è una materia molto complessa, dove ci vuole tanta pazienza e tanta attenzione per ottenere ottimi risultati. Con il passare del tempo, con l’esperienza e con tanti corsi professionali con i nostri partner e i produttori di prodotti chimici siamo riusciti ad arrivare a dei trattamenti precisi ed efficaci, alla portata di tutti.
Molti ci chiedono come trattare l’acqua, quale prodotto mettere, quanto prodotto chimico mettere, come usare un tester, ecc. Noi ora vi spieghiamo per filo e per segno come avere l’acqua sempre limpida e bella, in ogni momento dell’anno!
Regola numero uno:
1 – Le minipiscine non si lasciano aperte
Sono progettate per restare sempre chiuse con la loro copertura termica in grado di proteggere l’acqua da agenti atmosferici, insetti, animali e tutto ciò che non vorremmo finisse in acqua per poi fare il bagno in compagnia. Lasciare una minipiscina aperta in estate implica che i raggi UV del sole favoriscano la formazione di alghe, l’aumento del pH e l’incremento di microorganismi all’interno del’acqua.
2 – I prodotti chimici si mettono in tempi diversi
Come nelle ricette di ogni chef, non si mettono mai prodotti chimici come cloro e ph meno contemporaneamente nell’acqua! Il pH necessita di una misura di controllo (vedi 4) e il dicloro si può aggiungere solo 30 minuti dopo che è stato aggiunto il regolatore di pH.
3 – Prima si regola il pH
Prima taratura chimica: regolazione del pH. Si misura il valore del pH poi si aggiunge riduttore di pH o incrementatore di pH fino a portare il livello a 7-7.2 secondo la seguente facile formula:
100 grammi diminuiscono (o aumentano) 1 metro cubo di acqua di 1 unità di pH
Quindi se ad esempio dovessimo avere un pH pari a 7.5 dobbiamo mettere 50 grammi di riduttore di pH ogni metro cubo d’acqua per portare il pH a 7-7.2 oppure se dovessimo avere un pH pari a 6.8 e la vasca misura 1,2mc, dobbiamo mettere 24 grammi di incrementatore di pH e via dicendo.
In questa foto abbiamo un pH notevolmente alto. Sicuramente ha un valore superiore a 8.2 (massimo valore che può comunicare il tester). Va sicuramente abbassato di almeno 1,5 o 2 unità. Inoltre devo aspettare a regolare il pH perché è stato messo erroneamente del cloro che risulta essere troppo elevato (valore massimo ammissibile tra 1 e 1.5ppm)
Il prodotto in polvere si può mettere direttamente in acqua, è importantissimo azionare l’idromassaggio e far miscelare tutta l’acqua per almeno 30 minuti affinché il pH diventi omogeneo.
Finalmente abbiamo ottenuto un risultato corretto. Dopo un giorno che l’acqua è stata lasciata a riposo, il cloro è evaporato e finalmente ha cominciato a segnare zero, successivamente il pH è stato abbassato a un valore compreso (circa) tra 7 e 7.2 e solo ora che il cloro è a zero possiamo aggiungere 5 grammi per disinfettare e poter fare il bagno.
4 – Fare sempre una misura di controllo
Dopo aver regolato con la formula sopra il pH e aver fatto funzionare l’idromassaggio per 30 minuti, fare comunque una misura di controllo! Tutti i tester di pH misurano fino ad un massimo di circa 8-8.2, se il pH dovesse essere maggiore, darebbero lo stesso valore elevato. Quindi bisognerà fare degli abbassamenti di pH a più riprese.
5 – Solo quando il pH è a posto aggiungere cloro
Quando il pH è corretto e stabile a 7-7.2, aggiungere 5 grammi di dicloro in polvere per ogni mc di acqua, far partire l’idromassaggio per almeno 10 minuti e il gioco è fatto!
6 – Utilizza solo prodotti certificati
Siamo rivenditori ufficiali Lapi Chimici, azienda leader italiana nella produzione di prodotti chimici di tipo professionale. Questa guida riguarda il trattamento chimico effettuato con i nostri prodotti chimici, secondo le nostre minipiscine e il sistema di filtraggio impostato dai nostri tecnici. Se usate altri prodotti chimici acquistati aftermarket, il dosaggio sicuramente sarà diverso, meno efficace e probabilmente più costoso.
Buon idromassaggio da Wellisitalia!
La domanda che ci ponete tutti quanti è: ma serve la copertura termica nella minipiscina? Perché devo aprire e chiudere la minipiscina con quella copertura così grossa e ingombrante?
Ebbene, la risposta a entrambe le domande è si.
A cosa serve la copertura termica di una minipiscina?
La copertura termica nelle minipiscine serve a due fatturi estremamente importanti, il primo è ovviamente il mantenimento della temperatura. Essa infatti è termicamente isolante essendo realizzata tutta in polistirene ad alta densità, adatta agli ambienti esterni in quanto realizzata in ecopelle ed estremamente resistente dato che appoggia da entrambi i lati e quindi è in grado di sorreggere anche piccoli carichi (un animale di piccola stazza o un neonato).
Perché devo chiudere la minipiscina tutti i giorni?
All’interno di una minipiscina tipicamente ci sono 36/37°C, temperatura ideale per favorire la formazione delle spore delle alghe negli angoli più sporchi. A questo punto una minipiscina aperta è il luogo ideale per l’accumulo di foglie, insetti e altri prodotti come fosfati e nitrati, cibo preferito per le alghe. Ricordiamo che le alghe sono organismi fotosintetici, quindi l’irradiazione solare (soprattutto in estate e ad alte temperature) favorisce tantissimo la fotosintesi e quindi la riproduzione normale delle alghe.
La copertura dunque serve a contrastare la fotosintesi rendendo l’ambiente di proliferazione delle alghe buio, inoltre mantiene la temperatura ed evita l’accumulo di sporco all’interno (che non è bello all’occhio oltre ad essere nutrimento per le alghe).
In conclusione, anche se un po’ ingombrante (esistono varie soluzioni a riguardo), coprite sempre la vostra minipiscina!
Ma quanti e quali prodotti chimici devo utilizzare in una minipiscina Wellisitalia?
Esistono solamente due prodotti per regolare il pH della minipiscina, valore che è fondamentale da mantenere sotto controllo e sempre e solo attorno a 7-7.2: il riduttore di pH e l’incrementatore di pH. Molti li chiamano anche pH Minus e pH Plus. Questi prodotti funzionano allo stesso modo tra di loro, servono sostanzialmente per alzare e abbassare il valore del pH nell’acqua.
Mi raccomando, regolare sempre il pH PRIMA di mettere prodotti disinfettanti!
Invece esistono tanti modi per disinfettare l’acqua della minipiscina. Il più usato è il dicloro (o cloro come sbagliando lo chiamano in molti), poi c’è il bromo, l’ossigeno (in polvere) e il sale.
Cerchiamo nella nostra esperienza di fare lucidità e spiegare al meglio le differenze.
Dicloro (o cloro in polvere)
Quello più comunemente chiamato “cloro” è dicloro in polvere, spesso venduto in concentrazione al 56% e velocemente solubile in acqua. Per un trattamento di mantenimento, quindi circa due/tre volte a settimana, sono sufficienti dei dosaggi nell’ordine di 5/10 grammi per metro cubo (considerando che il barattolo mediamente è da 1 kg per un anno stiamo bene).
Il cloro NON FA MALE. Il cloro è un prodotto che esiste in natura in tantissimi elementi (vedi il cloruro di sodio, o sale da cucina) e usato in maniera ottimale non è nocivo e non da fastidio alla pelle o agli occhi. Chiaro è che se vediamo l’acqua torbida e mettiamo 100 grammi di cloro la cosa cambia. Se l’acqua è torbida probabilmente il problema deriva da un pH non corretto. Oppure se mettiamo il cloro subito dopo aver messo del pH Minus facciamo un disastro.
I prodotti chimici se diversi si mettono sempre distanti almeno 30/60 minuti uno dall’altro.
Per effettuare una corretta clorazione shock necessaria quando la formazione di clorammine è elevata è sufficiente immettere una quantità dieci volte superiore al volume di cloro libero interno alla minipiscina cioè: se la quantità letta di cloro è 1,5ppm, servono (1,5 x 10) x 100 / 56 = 27 ppm ~ 27 gr di cloro in polvere per metro cubo.
Bromo (in pastiglie)
Il bromo è un potente disinfettante, che agisce anche a temperature elevate (si potrebbe consigliare anche nelle minpiscine data la temperatura spesso nell’ordine dei 36/37 °C) ma il suo potere ossidante è molto inferiore, per cui la formazione di sostanza organiche (fonte di nutrimento per alghe e batteri) è maggiore. Diventa dunque necessario alternare le stagione con trattamento al bromo e trattamenti a cloro.
Inoltre essendo più potente del cloro ed essendo in pastiglie, è necessario l’installazione di un dosatore a lambimento in quanto non è possibile utilizzarlo all’interno dello skimmer.
Chiaramente il trattamento shock non è possibile da effettuare. Inoltre il bromo ha un costo 5 volte maggiore rispetto al cloro.
Ossigeno (in polvere)
L’ossigeno utilizzato in polvere per le minipiscine (o monopersolfato) è un prodotto che funziona bene nelle minipiscine solamente se abbinato ad un uso promiscuo con il cloro in quanto durante i momenti in cui la filtrazione resta ferma, il suo utilizzo cessa, dunque anche la disinfezione. E’ un prodotto relativamente costoso, solitamente 3 volte il costo del cloro (senza considerare come accennato che deve essere usato in concomitanza) ed è molto aleatorio in base alle variazioni di pH.
Sale (o elettrolisi salina)
Nelle minipiscine è un sistema non utilizzato in quanto il dispositivo tra i più piccoli è adatto per piscine di almeno 40mc, ad ogni modo ne possiamo illustrare le peculiarità e i lati negativi.
Essendo sale, ovviamente gli accessori dovranno essere preferibilmente in materiale idoneo, solitamente acciaio inox AISI 316L per evitare la corrosione. Inoltre la formazione di disinfettante dal sale, essendo lui stesso cloruro di sodio, altro non è che la sintesi in acido ipocloroso con le conseguenze del caso (clorammine, ecc).
Il sistema a elettrolisi richiede inoltre una notevole manutenzione per l’ossidazione della cella elettrolitica (formazione di sodio metallico) e il dosaggio con regolazione costante del pH.
Per questo motivo qui nonostante il basso costo della materia prima (il sale), i costi di manutenzione e mantenimento rischierebbero di lievitare troppo per un uso domestico.